Codice di condotta

Ultima modifica: 10 maggio 2024

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

CODICE DI CONDOTTA D.lgs.n. 39 del 2021

Tutela dei minori

Il presente modello è stato realizzato in attuazione del D. lgs n.39 del 2021 (delibera n.255 del 25 luglio 2023 della Giunta Nazionale del C.O.N.I.) per l’adozione del Modello di Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati (Regolamento Safeguarding).

L’Associazione o società sportiva ha come obiettivo fondamentale di svolgere l’attività fisica e regolare svolta individualmente o in gruppo caratterizzata dalla presenza di regole, organizzazione, competizione e finalizzata alla prestazione in modo corretto e misurato alle capacità e condizioni di ciascuno che sia normodotato o con problemi fisici o con disabilità al fine di promuovere la crescita e lo sviluppo sano. L’articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità riconosce che le persone con disabilità hanno il diritto di essere riconosciute come persone davanti alla legge e di usufruire della capacità legale alla pari con tutti gli altri in ogni aspetto della vita.

Lo scopo di questa “policy” di safeguarding e delle relative procedure è di regolamentare il funzionamento dei programmi, delle operazioni e il lavoro del Responsabile per la tutela e la protezione dei bambini, delle bambine e degli adolescenti da ogni forma di maltrattamento, trascuratezza, sfruttamento e violenza*, accogliere le loro idee e opinioni e ascoltarli. Il Modello è necessaria per tutelare:

  • I bambini, le bambine e gli adolescenti, per minimizzare i rischi a cui sono sottoposti;
  • Il personale e i volontari dell’Associazione che devono conoscere come comportarsi e come gestire eventuali preoccupazioni relative alla loro sicurezza;
  • l’Associazione stessa al fine di ridurre la sua vulnerabilità da accuse infondate.

Lo Sport è uno strumento di socializzazione per i partecipanti. Diventa, quindi, fondamentale, per la stessa Associazione, predisporre un team qualificato di dirigenti, tecnici, medici che si pongano in una condizione di ascolto attivo, dando importanza non solo alla prestazione sportiva ma anche alla sfera emotiva, per poi lavorare sulle emozioni che spesso giovani atleti e atlete non riescono a classificare e, conseguentemente, a gestire. Questo consentirà all’allenatore   di monitorare costantemente che all’interno del gruppo sportivo non si riscontrino episodi di emarginazione o discriminazione.

*Per VIOLENZA si intende qualsiasi comportamento non fortuito posto in essere da genitori, tutori, adolescenti o bambini a cui consegue un pregiudizio potenziale o reale per la salute, lo sviluppo o la dignità del bambino o dell’adolescente. Tali comportamenti possono essere intenzionali o non intenzionali e comprendono sia atti omissivi (es. negligenza) sia atti commissivi (es. abuso)

L’Associazione sportiva si impegna a garantire un ambiente sicuro per i bambini, le bambine e gli adolescenti tramite il coinvolgimento di tutti gli interlocutori che partecipano alle sue attività e ai suoi progetti.

Il Modello è indirizzata fondamentalmente ai dipendenti e al personale delle seguenti categorie, da qui in avanti saranno denominati come “Destinatari del Modello”:

  • Consiglio Direttivo e organo di controllo;
  • Tutti i dipendenti, collaboratori e volontari;
  • Partner ed enti con cui è stato sottoscritto un accordo di partenariato;
  • Consulenti e prestatori di servizi;
  • Appaltatori/subappaltatori;
  • Persone che abbiano firmato un contratto con l’ASD/SSD;
  • Altre persone che occasionalmente, per ragioni varie, si trovano presso l’impianto sportivo dell’Associazione.

I Destinatari del Modello sono chiamati a rispettare sempre i suoi principi, sia durante l’orario lavorativo sia nella vita privata.

Tutto il personale, i volontari e i membri del Consiglio Direttivo.

L’Associazione fornisce un vademecum “La Tutela dei diritti dei minorenni nello Sport”, (consultabile sul sito https://www.sport.governo.it/media/4178/vademecum_battiamo-il-silenzio.pdf )frutto di un lavoro di squadra tra l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Dipartimento per lo Sport della Presidenza dei Consiglio dei Ministri e la Scuola dello Sport di Sport e Salute, rivolto a tutto il personale , ai volontari e ai membri del Consiglio Direttivo su cosa si intende per maltrattamenti e abusi, sui potenziali rischi, sulle strategie preventive e sui comportamenti da tenere , sui limiti appropriati quando si lavora con i bambini e giovani. Il Modello mira a ridurre il rischio di violenza e aiuta a creare un ambiente rispettoso e sicuro. Il Modello serve a proteggere i diritti e il benessere dei menzionati Destinatari del Modello, fornendo una guida chiara per le loro intenzioni con i bambini, le bambine e gli adolescenti. E’ previsto che tutto il personale dell’Associazione si attenga alil Modello, e in modo particolare al Codice di Condotta.

Partner ed enti con cui è stato sottoscritto un accordo.

I partner sono tenuti a rispettare i termini del Modello e a fornire sostegno e cooperazione attiva. Nel caso in cui il partner non abbia un Child Protection Policy attiva che rispetti lo standard minimo, il Modello Organizzativo e di Gestione e il Codice di Condotta adottato dall’ Associazione devono essere condivisi e firmati dal Rappresentante Legale del partner.

Consulenti, prestatori di servizi, appaltatori/subappaltatori

I principi chiave sono applicabili ai fornitori a diretto contatto con i beneficiari. Il Modello organizzativo di Gestione e controllo nonché il Codice di Condotta adottato dall’Associazione devono essere condivisi e sottoscritti da tali soggetti. Spetterà, ad ogni modo, all’associazione impegnarsi a rispettare e a far rispettare il Codice di Condotta e tutte le politiche e procedure in materia di tutela della persona di minore età. Sarà, quindi, cura dell’associazione assicurare un ambiente sano e sicuro al fine di prevenire abusi e violenze.

L’impegno dell’Associazione per la tutela dei bambini si basa su quattro aree principali:

Consapevolezza: garantire che tutti i Destinatari del Modello e tutte le persone coinvolte siano consapevoli e coscienti dell’abuso all’infanzia e dei rischi legati ad ogni azione;

Prevenzione: garantire che attraverso la consapevolezza, le buone pratiche, un ambiente sicuro e la partecipazione dei bambini e delle bambine i rischi siano ridotti al minimo;

Segnalazione: garantire che i Destinatari del Modello e tutte le persone coinvolte siano a conoscenza di quali misure dovrebbero essere prese laddove sorgano dubbi sulla sicurezza dei minori;

Risposta: garantire che vengano intraprese azioni per sostenere e proteggere le bambine e i bambini, supportare il personale e i volontari laddove ne sorga il bisogno.

Nel caso in cui i Destinatari del Modello non rispettino i principi di questa Policy, l’Associazione si riserva il diritto di risolvere qualsiasi accordo o contratto esistente.

Violazioni gravi o ripetute del Modello possono richiedere rigide misure disciplinari nei confronti di chiunque, per motivi vari, frequenti l’Associazione. Nei confronti di un dipendente potrebbe comportare lo scioglimento del contratto. Possono essere intrapresi ulteriori provvedimenti, come la segnalazione al safeguarding policy della Federazione Pugilistica Italiana nonchè alle autorità competenti secondo i termini stabiliti dalla legge in italiana.

L’associazione, promuoverà, in presenza di eventuali atleti minori stranieri, provenienti da altri paesi, una attività di sensibilizzazione e formazione alla cultura del rispetto e dell’inclusione tra i propri tesserati. Stabilirà regole di comportamento precise, anche scritte, di contrasto di ogni tipo discriminazione e di violenza e non tollerare l’utilizzo di frasi o epiteti a sfondo razzista che potrebbero ferire la sensibilità dei giovani atleti o dell’avversario di altra origine.

Lo Sport, nelle sue diverse varietà individuali e di squadra, ha tra i suoi valori il rispetto delle diversità delle persone. L’associazione, pertanto, promuoverà, nel proprio gruppo di atleti, il dialogo, il rispetto, la tolleranza e la condivisione della necessità di evitare comportamenti discriminatori.

L’associazione promuoverà una attività di sensibilizzazione per la prevenzione al doping. In particolare gli allenatori devono informare i propri atleti e i loro genitori dei pericoli del doping per la salute e dei rischi di sanzioni disciplinari.

Questa Policy è condivisa con:

Bambini e bambine. I bambini e le bambine e gli adolescenti partecipano all’attuazione del Modello.

Per creare una cultura della sicurezza e reattiva è richiesto che i minori:

√ vengono ascoltati;

√ abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni e che esse vengano ascoltate;

√ comprendano il fenomeno del maltrattamento e conoscono comportamenti preventivi;

√ imparino i loro diritti e le strategie di protezione, in modo da assumere un ruolo attivo nella tutela di se stessi e di altri bambini e bambine.

Famiglie e tutor. La vera forza di una Associazione sicura per i minori risiede nella capacità e nella volontà dei membri dell’Associazione – compresi i bambini e le bambine, le loro famiglie e i loro tutori – di dare vita alil Modello attraverso una chiara comprensione dei diritti dei bambini e delle bambine.

Tutti i soggetti interessati. L’Associazione comunica il proprio impegno per la sicurezza dei bambini e delle bambine a tutti i soggetti e le parti interessate.

Progetti e attività. Per ogni progetto e attività viene condotta un’analisi dei rischi con un approccio partecipativo, valutando il potenziale impatto su bambini, bambine e adolescenti coinvolti e individuando strategie adeguate per ridurli al minimo.

In funzione del rischio le azioni sono divise in 3 categorie:

RISCHIO BASSO: progetti e azioni che non prevedono nessun contatto con i bambini, le bambine e gli adolescenti

RISCHIO MEDIO: progetti e azioni che prevedono il contatto con i bambini, le bambine e gli adolescenti

√ RISCHIO ALTO: progetti e azioni che prevedono il lavoro e il contatto intenso o frequente e continuativo con le bambine, i bambini e gli adolescenti, soprattutto se di forma individuale.

Per garantire il diritto dei bambini, delle bambine e degli adolescenti alla protezione, è fondamentale prevedere una procedura semplice e trasparente per segnalare eventuali sospetti di abuso.

Chi può fare una segnalazione? Ogni bambino o adolescente, un genitore, un familiare, un membro del personale, un volontario, un membro del Consiglio Direttivo, i partner, la comunità.

Cosa può essere segnalato? qualsiasi sospetto di comportamenti lesivi del diritto delle bambine, dei bambini e degli adolescenti alla protezione, qualsiasi preoccupazione circa la sicurezza, qualsiasi violazione del Codice Etico.

Come fare una segnalazione? Con un verbale o documento scritto, con una telefonata, una mail, un colloquio, una lettera e ogni altra valida modalità.

A chi segnalare? Al Responsabile o alla direzione dell’Associazione. Nel momento della segnalazione scatta la procedura di gestione dei casi.

L’associazione ha attuato al proprio interno e nello svolgimento della propria attività la sensibilità verso l’etica nei comportamenti e nella attività sportiva. Tali principi sono contenuti nel presente Codice di Condotta e di Comportamento del quale l’associazione da un lato auspica la spontanea condivisione, adesione e diffusione e, dall’altro, ne esige l’osservanza e l’applicazione da parte di ogni individuo che operi per conto di essa o che venga in contatto con la stessa. Il Codice di Condotta è dunque un insieme di principi e linea guida che sono pensate per ispirare le attività dell’ente ed orientare il comportamento non solo dei propri tesserati ma anche di tutti coloro con i quali l’associazione entra in contatto nel corso della sua attività, con l’obiettivo di far si che ad efficienza ed affidabilità si accompagni anche una condotta etica.

I principi e le disposizioni del presente Codice di Condotta costituiscono specificazioni esemplificative degli obblighi generali di diligenza, correttezza e lealtà che dovranno essere rispettate sia dai tesserati dell’Associazione e sia da chiunque entri in contatto con l’Associazione.

Principi e criteri di condotta generali.

L’associazione nello svolgimento della propria attività si ispira ai principi etici di seguito enunciati, dei quali richiede l’osservanza da parte dei soggetti coinvolti in detta attività sportiva.

Legalità

Tutti i destinatari (tesserati o non) sono tenuti al rispetto del Codice di Condotta.

Lealtà

Tutte le attività, interne ed esterne, devono essere improntate alla massima lealtà ed integrità, operando un senso di responsabilità, in buona fede, stabilendo rapporti corretti.

Trasparenza

Tutte le azioni e le relazioni devono essere effettuate garantendo correttezza, completezza, accuratezza, uniformità e tempestività dell’informazione.

Imparzialità

Lo staff sportivo, nelle relazioni sia interne che esterne, evita qualsiasi forma di discriminazione basata su età, sesso, orientamento sessuale, stato di salute, razza, nazionalità, opinioni politiche e sindacali e credenze religiose.

Diligenza e professionalità

Lo staff sportivo svolgerà diligentemente le proprie prestazioni professionali, operando nell’interesse dell’ente e perseguendo obiettivi di efficacia ed efficienza.

Ascolto del minore: lo staff sportivo garantisce al minore capace di discernimento il diritto di esprimere la propria opinione su ogni questione che lo interessa. Le opinioni del minore devono essere debitamente prese in considerazione tenendo in considerazione la sua età e il suo grado di maturità.

Linguaggio: Lo staff sportivo si impegna a promuovere un linguaggio rispettoso, inclusivo e non violento in tutti i contesti compresi quelli virtuali.

Rispetto del benessere: lo staff sportivo si impegna a fare tutto ciò che è in suo potere per garantire il benessere dell’atleta minorenne nonché a garantire la protezione e le cure necessarie durante l’attività sportiva astenendosi da comportamenti che potrebbero ledere la sua dignità e la sua sfera personale e privata. Si impegna a segnalare a chi di competenza qualora una persona di minore età riveli un caso di maltrattamento, violenza e/o abuso o comunque altre circostanze che rilevano condizioni di disagio del minore.

Riservatezza delle informazioni

Nell’ambito dello svolgimento della propria attività, l’associazione assicura la riservatezza dei dati personali e delle informazioni riservate di cui viene in possesso.

Le informazioni acquisite dall’associazione appartengono alla medesima e non possono essere utilizzate, comunicate o divulgate senza specifica autorizzazione.

E’ obbligo di ogni destinatario assicurare la riservatezza richiesta dalle circostanze per ciascuna notizia appresa in ragione della propria funzione lavorativa.

L’associazione si impegna a proteggere le informazioni relative ai propri dipendenti ed ai terzi, generate o acquisite all’interno e nelle relazioni esterne, e ad evitare ogni uso improprio di queste informazioni.

Le informazioni, conoscenze e dati acquisiti o elaborati dalla associazione durante l’attività sportiva appartengono alla medesima e non possono essere utilizzate, comunicate o divulgate senza specifica autorizzazione del Presidente. Il Trattamento dei dati acquisiti deve avvenire nel rispetto della normativa vigente.

Tutela della Privacy

La privacy degli associati è tutelata nel rispetto della normativa di riferimento, anche attraverso standard operativi che specificano le informazioni ricevute e le relative modalità di trattamento e di conservazione. E’ esclusa ogni indagine sulle idee, le preferenze, i gusti personali e la vita privata delle persone.

Conflitti di interesse

L’associazione è tenuta ad evitare tutte le situazioni e tutte le attività in cui si possa manifestare un conflitto con gli interessi dell’associazione o che possano interferire con la propria capacità di assumere, in modo imparziale, decisioni nel miglior interesse dell’associazione in linea con gli aspetti tecnici della professione svolta e nel pieno rispetto delle norme del Codice Etico. Deve, inoltre astenersi dal trarre vantaggio personale da atti di disposizione dei beni o da opportunità d’affari delle quali è venuto a conoscenza nel corso dello svolgimento delle proprie funzioni.

Cultura della sicurezza e tutela della salute

L’associazione si impegna a promuovere e diffondere la cultura della sicurezza sviluppando la consapevolezza della gestione dei rischi, promuovendo comportamenti responsabili e preservando, soprattutto con azioni preventive, la salute e la sicurezza di tutti gli associati.

Alleanza staff-genitori/tutori/esercenti la responsabilità genitoriale: lo staff si impegna a collaborare con i genitori/tutori/ o con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale che si basi sul rispetto della diversificazione dei ruoli e degli scopi educativi.